Durata: 32' 52"

In questa puntata si parla di:

- La sindrome della mucca pazza nei data set della AI. Ne ha parlato Wired, non proprio gli ultimi arrivati.
https://www.wired.it/article/intelligenza-artificiale-dati-sintetici-problemi-dataset/

- Come fare la SEO sui siti One Page. Una bella sfida. Ne parliamo.
https://wordpress.com/go/website-building/how-to-create-a-one-page-website/#search-engine-optimization-seo

- Quanto tempo ci vuole per fare la migrazione di un sito web?


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ciao a tutti da Fabrizio Gabrielli oggi è il 19 settembre del 2023 e inizio la registrazione della puntata numero 113 di roba da SEO il podcast sulla SEO e il pay per click a cura appunto mia di Fabrizio Gabrielli quindi insomma allora siamo arrivati alla puntata numero 113 fine estate questa è la puntata del solstizio tra l'altro per chi mi segue su speaker che è la piattaforma che utilizzo per registrare il podcast praticamente con settembre ho shiftato alla terza stagione quindi praticamente un po’ come diciamo le stagioni scolastiche no si parte a settembre si finisce a luglio e quindi nella catalogazione delle puntate siamo già in terza stagione questo è il terzo episodio della terza stagione quindi allora dunque puntata numero 113 ricordo rapidamente canale telegram pistakkio SEO con le due k e poi il sito pistakkio.net e quindi insomma oggi allora vado subito diciamo al sodo oggi puntata un po’ breve anche per ragioni di impegni vari di lavoro però insomma penso che comunque sia una puntata carina intanto vado a far sfumare un po’ la sigla e poi vado direttamente in applausini per andare poi in scaletta quindi applausini sorsino d'acqua e scaletta 

 

allora il sorsino d'acqua per me è fondamentale per chi mi segue perché ogni tanto mi prendo delle raucedini che non è niente di che però devo assolutamente bere il sorsino d'acqua quindi la scaletta di oggi è un po’ diciamo non voglio dire sempliciotta perché anzi non lo è però è una puntata un po’ snella e andrò a parlare un po’ a volo d'angelo non voglio entrare troppo nei dettagli perché allora è vero che durante il fine settimana ho dovuto lavorare per cui non sono riuscito a preparare una puntata diciamo cazzuta parliamoci molto chiaro però è anche vero che non volevo essere troppo diciamo palloccoloso come si dice in buon toscano e quindi andrò a parlare di tre soli argomenti però interessanti by the way chiaramente torniamo a parlare di chat gpt e temi correlati quindi si parla di chat gpt della AI è uscito un articolo molto interessante su wired che non sono proprio gli ultimi arrivati è vero che anche loro fanno un po’ di clickbaiting quando scrivono alcuni articoli ma non è questo il caso e parleremo di un tema molto molto interessante che è un po’ diciamo all'ordine del giorno loro lo hanno chiamato la mucca pazza della AI è però un tema molto molto interessante dopo vi spiego che cos'è poi come fare la SEO sui siti one page anche questa è una bella sfida cioè come dicevo una puntata snella ma è un tema molto molto delicato perché chiaramente sui siti one page la SEO va fatta in un certo modo perché diciamo non c'è la possibilità di giocare su tutta un'altra serie di tattiche la struttura delle url eccetera eccetera quindi è un tema anche molto interessante e poi quanto tempo ci vuole per fare la migrazione di un sito web anche questo è un tema molto delicato di cui poi vi vado a parlare molto molto molto interessante è un tema molto incasinato anche quindi non potrò entrare almeno in questa puntata diciamo addentro come vorrei come mi piace fare a me è di essere un po’ analitico però prometto che ci tornerò su magari proprio la settimana prossima perché il tema della migrazione dei siti è probabilmente uno dei capitoli più ostici di tutta la SEO tecnica quindi con questo eccoci applausini e risorsino e poi andiamo in puntata 

 

allora dunque è uscito un articolo su Wired Italia che non sono proprio gli ultimi arrivati tanto per parlarci chiaro e quindi la fonte è assolutamente affidabile che è secondo me molto molto interessante è un articolo uscito la settimana scorsa e si chiama poi chiaramente in descrizione di puntata vi metto il link all'articolo e è un articolo che diciamo ha un titolo si giornalistico quindi loro lo chiamano la sindrome della mucca pazza applicata all'intelligenza artificiale e però anche se questo diciamo il titolo è un po’ non dico a chiappa click perché in realtà è una definizione giornalistica che ci può stare perché anzi rende molto bene l'idea rispetto a quello che era stata un po’ quell'altra cosa diciamo che uscì una decina d'anni fa appunto la sindrome della mucca pazza relativamente ai bovini partì dall'inghilterra se non ricordo male e però qui si è applicata all'intelligenza artificiale perché è uscito uno studio pubblicato anche qui non stiamo parlando degli ultimi arrivati ma è uno studio uscito lo scorso luglio da alcuni ricercatori della di due università americane una è la rice university e l'altra è la stanford university che come ripeto non sono gli ultimi arrivati soprattutto stanford è una delle più prestigiose università degli stati uniti d'america e questo studio ha rivelato che l'allenamento dei modelli di ai attraverso i dati sintetici sembra causarne l'erosione dell'apprendimento almeno sul lungo periodo quindi questo questo fenomeno praticamente dà origine a una apparente autoallergia dei software all'apprendimento dei modelli della ai sul lungo periodo ora non voglio entrare troppo nel dettaglio perché vi piuttosto preferisco che andate a leggervi l'articolo ma diciamo sinteticamente i dataset informatici differiscono da quelli tradizionali perché sono generati in maniera artificiale e sono destinati quindi vengono addestrati da questi modelli dalle macchine di machine learning e fin qui diciamo ci siamo allora col proliferare delle realtà legate allo sviluppo della ai sta crescendo ovviamente la domanda di dati sintetici e però pare che pare che questi oioia scusatene ho dato una botta al microfono spero non si sia sentito troppo stavo gesticolando davanti al microfono e pare che i dati sintetici facessero esplodere letteralmente i risultati del modello di ai preso in esame in pratica diciamo vado molto nel sintetico perché lo studio è molto interessante pare che si crei un ciclo autofagico qui diciamo wired utilizza una parola un po’ complicata autofagico che cosa vuol dire autofagico che va a diciamo a mangiare se stesso quindi autofagia sarebbe mangia se stesso quindi va a distruggere se stesso e gli studiosi hanno battezzato questo ciclo autofagico in con una sigla ovviamente come fanno sempre gli americani con un acronimo che sta per mad mad sta per pazzo e che ovviamente si rifà appunto alla mucca pazza questo è diciamo una trovata diciamo sui giornali non giornalistica ma insomma per dare un senso diciamo che si riconduce all'altro fenomeno della mucca pazza mad model autofagy disorder quindi sarebbe disordine autofagico del modello è un articolo veramente molto interessante il problema nasce diciamo c'è una analogia con quello della mucca pazza perché praticamente il questo modello viene diciamo come si dice nutrito nutrito in base a delle caratteristiche che si rifanno un pochino anche alla consanguineità dei parenti cioè praticamente nutrire il modello il modello di AI con dei dati sempre similari fa sì che questo porti a un impazzimento del modello stesso in pratica avviene quello che in altri campi diciamo sempre dell'informatica noi chiamiamo l'overfitting cioè l'eccessivo adattamento del modello ai dati forniti e questo l'overfitting lo vediamo in molti casi anche nella SEO ad esempio nella ricerca parole chiave dove c'è una ridondanza di parole chiave che molto spesso se non vengono scremate danno luogo a diciamo appunto a una ridondanza delle parole chiave a parole chiave che non sono più utili perché vengono generate appunto con questo che mi piace questa definizione di modello autofagico perché in realtà appunto tu ricevi anche nell' addestrare i tool quindi stiamo parlando anche di appunto questo che è l'overfitting tu ricevi delle parole chiave che sono ridondanti assolutamente e arriva un certo momento dove di tutte queste parole chiave che ricevi magari anche centinaia non te ne fai più di nulla perché sono delle delle dei non dico dei doppioni però anche delle cose che ormai sono appunto ridondanti è veramente un articolo molto interessante vi ho posto in descrizione il link e direi con questo vado sicuramente al prossimo argomento quindi applausini e avanti veramente oggi volo d'angelo quindi 

 

allora è uscito un articolo sul sito ufficiale di wordpress che parla di come creare un sito one page che spacca praticamente ve lo posto in descrizione quindi è in descrizione di puntata ma in realtà a me quello che interessava cioè io prendo spunto da questo articolo dove poi ci sono tutte un po’ le best practices per fare il classico sito bellino one page prenderò quindi ho preso spunto da questo articolo per poi in realtà andare a parlare della SEO one page chiaramente è un tema un po’ delicato perché la diciamo l'articolo che vi posto in descrizione vi dice un po’ intanto come creare un sito one page quali sono gli scopi del sito one page come settarlo e poi ma anche tutte le altre cose che non vi sto a dire perché insomma andrei ora a dire un po’ cose per principianti che non mi interessa quindi registrare un nuovo dominio mappare il dominio selezionare un tema installare i plugin poi appunto insomma e via dicendo ecco entriamo nella parte un po’ più interessante che è un po’ allora aggiungere aggiungere le sezioni e la navigazione del sito one page qui già si entra in una parte un po’ più interessante perché chiaramente un sito one page deve avere essendo one page deve rimandare a chiamiamoli capitoli diversi quindi sezioni appunto diverse soltanto diciamo con gli interni con i link interni quindi il classico diciamo anchor link che è preceduto dal cancelletto che poi ci ritroviamo anche in google search console quando andiamo a fare l'analisi dei link interni che diciamo sono tra l'altro molto interessanti da filtrare in gsc e andare a vedere cosa sono quali sono i link interni con il carattere cancelletto che vengono cliccati di più nel nostro sito questo è un tema molto interessante ne avevo già parlato un paio di mesi fa come filtrarli in gsc non mi ricordo la puntata se mai andatevelo a beccare nel diciamo nel prospetto di tutte le puntate perché come sapete le puntate sono suddivise in capitoli e quindi è possibile andare a vedere appunto andare a beccare il capitolo allora le sezioni chiave di un sito one page possono essere la hero section classica la hero quindi insomma la pagina diciamo l'above fold poi il seguita da un about quindi il classico chi siamo il contact ed eventualmente una sezione blog che diciamo può anche essere interessante il menu navigazionale va fatto in un certo modo appunto adesso va di moda il scroll continuo che è molto carino perché appunto dà la possibilità si chiama smooth scroll in inglese quindi lo scroll che va a scrollare la pagina in maniera più non solo continua ma anche più dolce e fa appunto rende le transizioni fra le varie sezioni delle delle pagine molto carine poi va di moda anche il parallelo stile parallax che dir si voglia chiaramente parallax è in inglese che anche quello è carino perché praticamente fa vedere le immagini sotto che restano fisse mentre tu vai a scrollare e ti scrolla la pagina ma con l'immagine sotto che resta fissa un tema chiaramente importante è il caricamento del sito poiché si tratta di un sito one page è molto facile che il caricamento del sito possa avere dei problemi soprattutto relativamente ai css e js quindi attenzione e soprattutto abilitare chiaramente i vari a parte vabbè lazy load ormai è embeddato in tutti i browser però anche i vari diciamo caricamenti in asincrono e in defer che servono appunto a andare a caricare il javascript in maniera appunto deferita in modo che si caricano solo quando viene si arriva alla sezione relativa come promuovere un one page site la SEO mi raccomando è un tema diciamo fondamentale quello dei titoli perché i titoli h1 h2 h3 sono fondamentali in questo caso poiché stiamo parlando di un sito one page a maggior ragione io andrei anche con gli h4 che di solito io non personalmente non li uso io arrivo fino agli h3 senza problemi raramente arrivo in h4 e quasi mai in h5 però in un sito one page assolutamente vi consiglierei di andare cioè di non dico fare appunto spamming cioè di esagerare però di usare tranquillamente gli h4 copiosamente proprio per la ragione che stiamo parlando di un sito one page e quindi insomma un sito one page per posizionarsi ha bisogno di appunto una tattica un po’ più diciamo micro basata sul micro quindi bisogna stare molto attenti beh qui l'articolo poi si dilunga anche sull'advertising pay per click le partnership e anche diciamo con l'email marketing che sono tattiche chiaramente diciamo assolutamente diciamo imprescindibili ma questo per tutti i siti direi quindi con questo applausini e ultimo capitolo che è quello un po’ più ostico quindi avanti 

 

allora parliamo di migrazione di siti premetto che ieri mattina come tutti i lunedì mattina è uscita la come si dice la newsletter di di Aleyda. Aleyda Solis che è secondo me la fonte di ispirazione per quanto riguarda la SEO più autorevole tra l'altro in descrizione vi posterò anche il link per iscrivervi alla newsletter di Aleyda e allora nella come si dice nella newsletter di Aleyda ci sono degli capitoli interessanti che diciamo vanno un po’ più approfonditamente su questo tema della migrazione SEO in pratica c'è uno studio fatto da Dan Taylor relativamente su dati Ahrefs che ha preso in esame 171 migrazioni di domini per aiutare a mitigare i rischi del progetto di migrazione quindi qui andiamo un po’ più avanti di quello che di cui voglio parlare io adesso perché chiaramente andare a fare uno studio su 170 migrazioni è più approfondito magari ci tornerò su perché non ho avuto tempo di approfondire questo articolo però ho ripreso un sito un link di qualche tempo fa di John Muller che andava a parlare in generale della migrazione di siti perché chiaramente ci sono dei rischi che si impongono all'attenzione quando si va a fare appunto la migrazione o dei domini oppure dei siti sullo stesso dominio che già sono due cose diverse chiaramente andare a migrare su un dominio diverso implica dei rischi e dei pericoli ancora maggiori comunque diciamo cercando di essere sintetici per quanto riguarda appunto la migrazione è diciamo quasi matematico che quando avviene una migrazione si perde del ranking assolutamente l'importante è andarlo a recuperare dopo la migrazione allora quanto ci vuole per recuperare il ranking se allora fatto salvo che la migrazione venga fatta con tutti i crismi e a regola d'arte il ranking si recupera e fin qui diciamo si parte dal presupposto che la migrazione venga fatta bene perché altrimenti non ci siamo purtroppo capita molto spesso che le agenzie lavorino diciamo con i piedi e che le migrazioni vengano fatte andando a cancellare tutto il link juice quindi il page ranking che era stato accumulato con gli anni e dai vecchi dal vecchio sito qui potrei aprire una parentesi che diciamo un po’ perché non si può parlare male di colleghi o di ovviamente un po’ perché io però ne ho viste veramente di tutti i colori cioè veramente se ne vedono di tutti i colori tralasciamo partiamo dal presupposto che la migrazione del sito venga fatta a regola d'arte quindi che cosa bisogna fare la prima cosa avevo fatto una domanda prima e cioè quanto tempo ci vuole a recuperare il ranking fatto salvo che dopo la migrazione sicuramente c'è una perdita di ranking sì perché chiaramente il bot di google quando passa diciamo a scansionare il sito vede questi cambiamenti e dici porca miseria che cavolo succede qua e qui è successo qualcosa o poi chiaramente si accorge che c'è stata una migrazione e ripeto fatto salvo che la migrazione è stata fatta bene però lo stesso il bot di google ci prende un po’ di tempo ci va un po’ di tempo per andare a diciamo vedere che tutto sia stato fatto bene quanto ci vuole dipende chiaramente dalla grandezza del sito che siamo andati a migrare perché non tutti i siti sono uguali anzi ogni sito fa storia a se non esiste una regola base per cui il ranking venga ripreso in una settimana un mese o sei mesi diciamo che su siti grandi il recupero del ranking può volerci anche svariati mesi qui stiamo parlando anche di due tre mesi ma addirittura su siti enormi non so parliamo di a me non è mai capitato però se stiamo parlando di siti tipo che so repubblica.it cioè dei siti grandi enormi con centinaia di migliaia di url è possibile che ci vogliano anche sei mesi per recuperare il ranking su siti allora non voglio parlare del sito dell'agriturismo perché insomma oppure del classico sito quattro pagine però se parliamo di siti con mille url che non sono tante quindi un sito medio piccolo mille url ci possono volere anche diciamo due tre quattro settimane dipende poi anche dalla struttura delle url quindi sto parlando in generale perché come ripeto non si può trarre una conclusione diciamo definiva comunque un sito di mille url per noi altri è un sito relativamente piccolo ma medio piccolo molto insomma e diciamo due tre quattro settimane consigli allora qui chiaramente ci sono vari tool io utilizzo visual SEO studio ma ci sono anche altri tool non so mi viene in mente netpeak software che è un tool ucraino netpeak spider appunto oppure ce ne sono altri che vanno per la maggiore non vi dico neanche come si chiamano tanto ormai li conoscete comunque io utilizzo visual SEO studio cosa faccio vado a mappare le url del vecchio sito mi vado a scaricare la struttura delle url e da lì con la mappatura vado a decidere quali url non possono essere spostate nel nuovo sito e quali quindi andranno in 404 oppure quali devono essere redirette e come devono essere redirette ovviamente il 404 è la cosa che diciamo vada e retro satana per noi per noi altri bisogna evitarlo più possibile quindi si va ad andare a redirezionare le url questo è anche quello che diceva nel vecchio articolo che è un articolo di un anno e mezzo fa quindi però è ancora valido di john muller dove chiaramente implementare la migrazione presuppone che i 301 redirect vengano fatti tutti non solo a livello di mappatura di url ma anche a livello di internal linking quindi attenzione soprattutto all'internal linking alle forma ai dati strutturati alla sitemap e a robots txt quindi assolutamente poi dopodiché fatta questa cosa viene fatta il monitoraggio il monitoraggio della migrazione va fatto ovviamente su google search console e diciamo che determinare nei report di google search console bisognerebbe guardare molto bene quali sono i cambiamenti che ci sono stati per la maggior parte delle delle pagine del sito e soprattutto delle pagine più importanti perché come sappiamo tutti in ogni sito non tutte le pagine hanno una gerarchia uguale cioè ci sono delle pagine fanno più traffico ci sono delle pagine fanno meno traffico e quindi in base a quello bisogna dare una prioritizzazione appunto a proposito di monitoraggio e di sistemazione delle problematiche io direi mi fermo qui perché poi ecco una cosa importante una cosa importante che è una delle raccomandazioni che fa john muller e sappiamo che john muller non è propriamente l'ultimo arrivato i redirects vanno lasciati almeno attivi per un anno questo è importante perché potrebbero esserci dei problemi questa è una cosa che ho imparato anch'io con il tempo perché uno pensa vabbè fai il redirect poi dopo la gente si abitua oppure ti linkano nel nuovo sito per cui i vecchi redirect ciao ciao e via invece vanno mantenuti quindi assolutamente mi raccomando questo è un capitolo molto importante manteneteli per un anno assolutamente sì direi con questo io mi fermerei qui perché è un capitolo che molto molto delicato però penso anche di aver detto le cose più importanti di questo tema direi con questo quindi vado in applausini e in sigla finale dunque come vedete avevo detto che era una puntata semplicina sì sì però insomma alla fine ho comunque parlato di cose abbastanza tecniche delicate soprattutto l'ultimo capitolo e molto importanti non ho parlato di non mi va di parlare di prezzi di quanto costa fare una migrazione però è un lavoro molto delicato che impiega del tempo qui però dopo non mi sembrava il caso di andare nel nel vile denaro comunque puntata numero 113 di roba da SEO il podcast sulla SEO e pay per click a cura di fabrizio gabrielli so già che questo venerdì non potrò andare in onda per ragioni di lavoro quindi recupererò la puntata sabato mattina quindi però stavolta non la voglio rimandare quindi sabato mattina la puntata successiva di roba da SEO un saluto da fabrizio gabrielli di pistakkio seguite il podcast su tutte le piattaforme e venite anche a trovarmi sul canale pistakkio SEO con le 2k su telegram ciao a tutti e buona settimana ciao

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